Chetogenica o non chetogenica: questo è il problema!

Chetogenica o non chetogenica: questo è il problema!

Vi sarete chiesti perché la comunità scientifica è così divisa su questo tema.

Vi sarà capitato di guardare video di professionisti della salute che decantano questo tipo di dieta e altri che si oppongono. Ma avranno studiato tutti dagli stessi libri?

Sfatiamo alcuni miti:

 

La chetogenica non è una dieta nel senso stretto della parola “stile di vita”, quindi non è un regime alimentare settato per lunghi periodi.

Si perde peso non solo perché si perde grasso ma anche perché c’è forte disidratazione

Non è una dieta iperproteica, se scritta bene il contenuto proteico rispetta il reale fabbisogno proteico.

Non fa aumentare il colesterolo cattivo se si privilegiano i lipidi contenti nella frutta secca oppure pesce ricco di omega 3.

Non ci sono studi di lungo termine che dimostrino potenziali effetti negativi o positivi sull’organismo per cui nessuno sa davvero se questo approccio possa causare danni o effetti positivi a lungo termine.

Quindi non c’è uno studio conclusivo che dimostri eventuali effetti positivi o negativi sulla salute a lungo raggio.

D’altra parte è vero ad esempio che la chetogenica è una soluzione ottimale per un paziente con obesità gravissima che impatta persino la capacità di muoversi, uscire di casa , con elevati rischi per la salute perché permette di perdere peso molto velocemente. 

E’ una soluzione ottimale per bambini che soffrono di epilessia refrattaria alle terapie farmacologiche ed è consigliata dai pediatri.

Ma che cosa succede ad un paziente che ha bisogno semplicemente di perdere un po’ di peso?

Se alla base dell’aumento di peso c’è un problema di rapporto con il cibo, quello rimane e più si fanno diete restrittive più peggiora la situazione perché si verificano più fallimenti che abbassano l’autostima.

Si entra in un circolo vizioso di tentativi di dimagrimento nei periodi di buona volontà, perdita del controllo, senso di colpa e si ricomincia. In tutto questo si nutre sempre più disprezzo nei confronti del proprio corpo e si pensa di non essere in grado di seguire una dieta.

Si perde di vista l’approccio positivo verso se stessi:   voglio bene a me stessa e mi prenderò cura del mio corpo. La perfezione non esiste si può cercare di migliorare il proprio aspetto senza incorrere in una ricerca affannosa del corpo perfetto, perché nessuno ha un corpo perfetto.

La vita è piena di risorse, di opportunità, di cose da imparare, cerchiamo di distogliere l’attenzione ossessiva nei confronti del nostro corpo e del cibo.

Qual è il mio consiglio: cerchiamo di mangiare in modo sano ed equilibrato per la maggior parte della settimana, di fare attività fisica non necessariamente pesante. Durante i pasti conviviali oppure occasionalmente si può gustare lentamente e senza sensi di colpa  qualche cibo classificato come “cattivo”.

Considera il tuo corpo come un bambino di cui prenderti cura e non lo odiare perchè altrimenti vivrai una situazione di stress che non può portare benefici in termini di dimagrimento.

In bocca al lupo!



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