

Vi sarete chiesti perché la comunità scientifica è così
divisa su questo tema.
Vi sarà capitato di guardare video di professionisti della
salute che decantano questo tipo di dieta e altri che si oppongono. Ma avranno
studiato tutti dagli stessi libri?
Sfatiamo alcuni miti:
La chetogenica non è una dieta nel senso stretto
della parola “stile di vita”, quindi non è un regime alimentare settato per
lunghi periodi.
Si perde peso non solo perché si perde grasso ma anche
perché c’è forte disidratazione.
Non è una dieta iperproteica, se scritta bene il
contenuto proteico rispetta il reale fabbisogno proteico.
Non fa aumentare il colesterolo cattivo se si
privilegiano i lipidi contenti nella frutta secca oppure pesce ricco di omega
3.
Non ci sono studi di lungo termine che dimostrino
potenziali effetti negativi o positivi sull’organismo per cui nessuno sa
davvero se questo approccio possa causare danni o effetti positivi a lungo
termine.
Quindi non c’è uno studio conclusivo che dimostri eventuali
effetti positivi o negativi sulla salute a lungo raggio.
D’altra parte è vero ad esempio che la chetogenica è una soluzione
ottimale per un paziente con obesità gravissima che impatta persino
la capacità di muoversi, uscire di casa , con elevati rischi per la salute
perché permette di perdere peso molto velocemente.
E’ una soluzione ottimale per bambini che soffrono di epilessia
refrattaria alle terapie farmacologiche ed è consigliata dai
pediatri.
Ma che cosa succede ad un paziente che ha bisogno
semplicemente di perdere un po’ di peso?
Se alla base dell’aumento di peso c’è un problema di
rapporto con il cibo, quello rimane e più si fanno diete restrittive più
peggiora la situazione perché si verificano più fallimenti che abbassano
l’autostima.
Si entra in un circolo vizioso di tentativi di
dimagrimento nei periodi di buona volontà, perdita del controllo, senso di
colpa e si ricomincia. In tutto questo si nutre sempre più disprezzo nei
confronti del proprio corpo e si pensa di non essere in grado di seguire una
dieta.
Si perde di vista l’approccio positivo verso se
stessi: voglio bene a me stessa e mi
prenderò cura del mio corpo. La perfezione non esiste si può cercare di
migliorare il proprio aspetto senza incorrere in una ricerca affannosa del
corpo perfetto, perché nessuno ha un corpo perfetto.
La vita è piena di risorse, di opportunità, di cose da
imparare, cerchiamo di distogliere l’attenzione ossessiva nei confronti del
nostro corpo e del cibo.
Qual è il mio consiglio: cerchiamo di mangiare in
modo sano ed equilibrato per la maggior parte della settimana, di fare attività
fisica non necessariamente pesante. Durante i pasti conviviali oppure
occasionalmente si può gustare lentamente e senza sensi di colpa qualche cibo classificato come “cattivo”.
Considera il tuo corpo come un bambino di cui prenderti cura
e non lo odiare perchè altrimenti vivrai una situazione di stress che non può
portare benefici in termini di dimagrimento.
In bocca al lupo!
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